F.r.i.e.n.d.s. will be Friends
milioni di fratelli e sorelle
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Sono un classe 81 e come tutti sono cresciuto davanti a un televisore. Il televisore, dopo famiglia e scuola, è un grande mezzo di formazione sociale e umana. La selezione di quello che passa è fondamentale. “Ai nostri tempi” (quanto mi sento vecchio) non c’era tanta scelta, quel poco che passava ci ha fatto crescere, ridere, diventare persone. La tv ci ha fatto capire che le nostre fragilità non erano solo nostre ma di tutti. Ci ha fatto sentire…normali.
E così siamo cresciuti a colpi di Mork&Mindy, Il mio amico Arnold, Happy Days, I Robinson, Otto sotto un tetto, La Tata, fino a Will & Grace, Will il principe di Bel Air, senza dimenticare gli italianissimi Casa Vianello o i ragazzi della III C (scusate se cito solo commedie ma il resto mi annoiava).
Beh, oltre a questi capolavori di comicità c’era il sacro Gral della commedia a puntate: F.R.I.E.N.D.S.! Ta ta na na na na na na naaaaaaaaaaa. (Volendo riclicca sul link precedente).
Friends era una come giocare a Sim City, una vita parallela, da coinquilini di una combricola (anche questo termine fa capire quanto mi sto facendo vecchio) di persone, normali, pazzissime e normali, come noi. Guardando Friends ci siamo innamorati di Jennifer Aniston, immedesimati, commossi, innamorati di Jennifer Aniston, pisciati sotto dal ridere, abbiamo pianto con loro e ci siamo innamorati di Jennifer Aniston. E giorno dopo giorno, puntata dopo puntata sono diventati parte della nostra vita, dei parenti, fratelli, sorelle. Li conoscevamo bene.
E’ per questo che ho scritto un nuovo articolo sul mio sito dopo mesi di silenzio. Per celebrare il lutto, per anestetizzare questa amara sensazione di tristezza catodica, per condividere la grandezza di quando fai una cosa bella per gli altri.
Friends ci ha fatto bene.
Ed è una cosa assoluta, non passerà col passare del tempo, con l’inesorabile vita che finisce spesso in modo poco plateale. E’ una cosa assoluta.
Matthew Perry ha lasciato dietro di sé un mondo, un personaggio e milioni di fratelli e sorelle che piangono la scomparsa di Matthew e di Chandler.
Ma ha lasciato dietro di sé la certezza che siamo umani, che possiamo ridere e piangere delle nostre disgrazie. Ci ha lasciato in eredità che l’amicizia e l’amore non sono cose su cui scherzare. Ci ha lasciato in eredità Rosita. Ci ha lasciato in eredità un Marshall che porta la debolezza umana in How I Met Your Mother (non potevo non citarlo e qualcuno doveva dirlo).
Quindi, grazie Chandler e grazie Matthew e viceversa.
“A volte vorrei essere anche io una lesbica. Oddio, l’ho detto ad alta voce?”
“È sempre meglio mentire che fare una discussione complicata”
“Non sono molto bravo a dare consigli. Posso fare un commento sarcastico?”
“Avevo un amico immaginario che i miei genitori preferivano a me.”
Voglio ringraziare e gioire di quello che gli altri attori, ma soprattutto gli autori e i produttori ci hanno regalato. Una adolescenza sana, sorridente, commovente.
(se sei Jennifer Aniston e hai letto questo articolo scrivimi in pvt)