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Io accuso



Siamo nella primavera del 1945, il campo di concentramento in cui si svolge la vicenda è ormai liberato, ma Elga Firsch, una famosa attrice ebrea, prima di lasciare per sempre il recinto della disperazione e dell’annullamento di un popolo, pretende un risarcimento. Perciò scandaglia ogni angolo della prigione per raccogliere le prove della colpevolezza di Dio, il vero responsabile – secondo Elga – delle inaudite atrocità inflitte agli ebrei.

Lo spettacolo è pensato e realizzato prettamente per un pubblico di giovani, al fine di essere una traversata razionale e, insieme, dolente della Shoah, un domandarsi quali cause abbiano potuto provocare un morbo nefasto che ha travolto i valori del mondo. Alla radice del dramma emerge la convinzione che l’uomo sia un semplice “burattino”: il dibattimento, dunque, è teso a comprendere fino a che punto sia reo chi lo manovra. Il processo riguarda chiunque si chiami uomo, in qualsiasi età, lungo la catena del tempo, dal passato al futuro, per non dimenticare. Il teatro, in questa operazione, si prefigge di essere luogo della memoria collettiva.

FUORI STAGIONE
25/26 Gennaio
 
produzione TeatrodeiLimoni
da "Processo a Dio" di S. Massini
con Graziana Cifarelli, Stefano Dragoni, Raul Lannunziata, Nicole Piemontese, Cristiano Russo
regia Roberto Galano

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Le date della stagione di teatro per famiglie 2024/2025 e i dettagli di tutti gli spettacoli.
 
Illustrazioni Simona Versi



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