"Vincent Van Gogh. Un personaggio conosciuto, che pochi conoscono davvero. Un’icona della pittura per molti ridotta a poche misere parole: quello dei girasoli o l’artista pazzo che si è tagliato l’orecchio.
Basterebbe soffermarsi sullo sguardo di uno dei suoi tanti autoritratti per capire che Vincent è molto di più. Il nostro legame è nato proprio così, con uno sguardo, e poi le prime parole, e poi la sua vita, come un fiume che sborda oltre le mille pagine che non basterebbero a contenerla.
Vincent non è solo un pittore. Vincent è un uomo come pochi.
Dovevo raccontarvi di lui."
- VINCENT - Vita, colori e morte di una follia -
di e con: Leonardo Losavio
regia: Roberto Galano
assistente alla regia: Enza Notarangelo
scene: Francesco Nikzad, Michele Ciuffreda
editing audio: JrStudio
luci e audio: Christian di Furia
e con le voci di: Letizia Amoreo, Francesca De Sandoli, Roberto Galano, Massimo Iannantuoni, Federico Maggiore, Enza Notarangelo e Giuseppe Rascio.
"Vincent Van Gogh. Un personaggio conosciuto, che pochi conoscono davvero. Un’icona della pittura per molti ridotta a poche misere parole: quello dei girasoli o l’artista pazzo che si è tagliato l’orecchio.Basterebbe soffermarsi sullo sguardo di uno dei suoi tanti autoritratti per capire che Vincent è molto di più. Il nostro legame è nato proprio così, con uno sguardo, e poi le prime parole, e poi la sua vita, come un fiume che sborda oltre le mille pagine che non basterebbero a contenerla.Vincent non è solo un pittore. Vincent è un uomo come pochi.Dovevo raccontarvi di lui."
"L'effetto è straniante, a metà spettacolo ci si chiede dove sia la follia, la tragedia, la normalità, la sofferenza del più grande di tutti ed ecco che il narratore cade letteralmente nei colori e diventa Van Gogh, anzi Vincent."
(Alessandro Galano ed Edgardo Tufo - Foggia Città Aperta-
link)
"Una straordinaria regia, asciutta ed efficacissima, che si affida alla body art, e da una immedesimazione totale e appassionata in Vincent, una interpretazione che raggiunge il suo culmine nella scena madre del taglio dell’orecchio. Un gesto attraverso il quale l’attore e autore Losavio reinventa e da nuovo senso all’intera vita del pittore."
(Antonella Soccio - l'Attacco)