"Salir, anche non alto, ma salir senza aiuto!"
È forse questa la frase da cui nasce la voglia di raccontare una storia tra le più conosciute del teatro ma che ancora nasconde, tra le sue righe, i sentimenti più istintivi dell'uomo.
"Io lo so che alla fine sarò da voi disfatto; ma non importa: io mi batto, io mi batto… Mi batto!"
La storia di Cyrano è una simbolica epopea, che arriva ai giorni nostri inalterata dal logorio del tempo e carica dei significati attribuitigli dallo stesso autore e di quelli acquisiti durante gli oltre cent'anni di vita. Cyrano de Bergerac è vivo, quasi a ribellarsi alla fine drammaturgica che Rostand decise per il suo personaggio, ha ancora qualcosa da dire nel nuovo millennio, epoca impregnata di abusi di potere, soprusi, ingiustizie e meschinità di fronte ai quali l'indignazione e il coraggio di un uomo si erge a simbolo, invincibile e deciso contro di essi, ma vulnerabile e insicuro quando affronta sentimenti puri e semplici, teneri e dolorosi come solo l'amore può essere.
con Roberto Galano, Giuseppe Rascio, Maggie Salice, Christian di Furia
violino Francesca Greco
musiche originali e chitarra Christian di Furia
costumi Vize Ruffo
adattamento e regia Roberto Galano